A distanza di giorni Ezio Capuano prova a spiegare parlando alla Gazzetta dello Sport il suo discusso addio al Foggia dopo solo cinque partite, dopo una sconfitta:
“Alleno da 34 anni di fila, penso di avere dimostrato che l’uomo supera l’allenatore. Rifarei altre mille volte la scelta di Foggia, ma nell’intervallo dell’ultima partita ho deciso di andare via. L’etica e il comportamento vanno al di sopra di tutto, non è stata colpa del presidente Canonico. Giocatori? Preferisco quelli affidabili a quelli forti, che ti fanno vincere una partita ma poi distruggono la squadra, io sono subentrato e mi sono dovuto adeguare.
Il fatto è che quei tre nostri tifosi morti a Potenza mi ha fatto sentire in colpa, ho portato io i genitori all’obitorio a riconoscerli e non me la sono sentita di continuare. Ho visto morire tre ragazzi che tifavano per la loro squadra e certi atteggiamenti non mi sono piaciuti”.