Ai microfoni della trasmissione Catanista Live, interviene l’ex centrale difensivo e capitano rossazzurro Gennaro Monaco, che dà il suo voto alla stagione. Parla anche di suo figlio, ancora tesserato del Catania seppur fuori rosa:
“Al Catania dò un 7, frutto di un girone di ritorno importante con tante vittorie. Ci sono però delle cose da sistemare o cementificare: serve una struttura societaria come quella della presidenza Gaucci, Massimino o Pulvirenti; un centro sportivo come quello di Torre del Grifo su cui si muovono passi, il recupero del logo e uno scouting importante perché senza il futuro è più difficile da affrontare.
Ora torneranno tanti giocatori dai prestiti, parliamo di un monte ingaggi da circa 20 milioni che neanche in serie superiori raggiungono. Se rimanesse Toscano sarebbe un vantaggio sulle altre perché conosce Catania e sa cosa gli serve per fare un campionato vincente. Può ripartire dalla spina dorsale Dini-Di Gennaro-Di Tacchio-Inglese, per portare in B una piazza da 20.000 persone allo stadio, livelli da Serie A.
Mio figlio Sasà? Sperava in cuor suo di rientrare a gennaio, ma il Catania ha preso altri difensori, ormai è andata così ma resta la mia grande gioia nell’averlo visto con il rossazzurro addosso al Massimino.
Faggiano penso che resterà, ha avuto problemi fisici ma l’ho incontrato qualche giorno fa, ci siamo abbracciati e mi ha detto che sta bene, ci conosciamo da tanti anni”.