A tracciare un bilancio della stagione conclusa dal Catania c’è anche Fabio Pagliara, ai microfoni di Catanista; il dirigente sportivo non usa mezzi termini per definirla, ma spiegando la sua visione su quella che si aspetta sia la prossima stagione:
“Le analisi devono essere fatte a freddo, ma soprattutto costruttive e spietate da certi punti di vista. La stagione sportivamente è stata fallimentare, perché ci si aspettava una promozione che non è arrivata, senza fare drammi o polemiche. Non si deve buttare il bambino con tutta l’acqua sporca. Se questa stagione ha fatto capire che non ci si può allenare al Cibalino ad esempio, è importante che non lo si faccia più. Ma l’offerta per il centro sportivo mi fa pensare che in questo senso si sia capito come procedere.
Una vecchia canzone degli Afterhours diceva che il diploma in fallimento è la laurea per ricominciare. Ci sono tutte le basi per ricominciare facendo meglio. Non vorrei più sentire che Catania è una piazza difficile, è una piazza che porta 20.000 persone allo stadio e dà tante opportunità.
Sulla parte tecnica mi faccio piccolo, c’è chi è più competente di me. Però credo che l’intelaiatura debba rimanere intatta, non butterei tutto neanche qua e confermerei Toscano. Se contro il Pescara fosse passato il Catania, non credo sarebbe stato uno scandalo. Se dico che è stato un fallimento, non voglio dire che se ne devono andare tutti.
Credo che la fiducia di Pelligra sui suoi uomini e sul progetto sia intatta, ma chiaramente non dovrà più succedere che il budget cambi in corso d’opera o che si prendano punti di penalizzazione“.