Il Catania cade contro il Benevento in una gara ben giocata per settanta minuti, ma figlia di errori individuali. Sicuramente positive le prestazioni da parte di Jimenez, Stoppa e Inglese, mentre hanno deluso i giocatori entrati dalla panchina:
FARRONI 6 – Buon esordio con tre interventi da ricordare, ma non ci può essere il sorriso sul suo volto
CASTELLINI 6 – Salva un gol sulla prima vera occasione del Benevento e cerca spesso di proporsi con coraggio. Prova di carattere ed orgoglio nel primo tempo, ma errori di posizionamento nel secondo
QUAINI 5 – Sbaglia nella ripresa in marcatura e in alcuni disimpegni che agevolano il Benevento in una rimonta insperata
GEGA 5 – Sbavature a ripetizione che favoriscono un giocatore come Lamesta che di aiuti non ne avrebbe bisogno. La posizione non è quasi mai corretta, Lamesta lo salta quando vuole e tutta la difesa ne risente
RAIMO 6 – Prova a spingere, ma ogni tanto lascia troppo solo Castellini in fase difensiva. Una giornata non semplice per motivi personali ma vissuta con grande professionalità e attenzione
DE ROSE 6,5 – Metronomo, diga, capitano e chi più ne ha ne metta… però non basta per salvare il Catania dalla sconfitta
JIMENEZ 7,5 – Stoppa punta, lo spagnolo inventa. L’azione dell’assist è uno slalom speciale che non si vede spesso in terza serie. Per il gol chiedere a mancini illustri capaci di disegnare traiettorie a giro imprendibili
ANASTASIO 5,5 – Più ombre che luci
CARPANI 6 – Ha sulla coscienza un gol divorato su cross di Anastasio. Lavora da mezzala assaltatrice ma la prestazione è piena di corsa utile alla causa
STOPPA 7,5 – Genera cartellini gialli a profusione ed è letteralmente imprendibile. Tra le doti più importanti, oltre all’uno contro uno, la lettura degli spazi per potersi posizionare sempre in maniera produttiva
INGLESE 7 – La sua presenza in avanti è una sentenza per l’ansia degli avversari e per le statistiche offensive dei rossazzurri. Il suo colpo di testa è reso semplice dalla tecnica di Jimenez, ma è tutto il lavoro fatto dal numero nove che fa strabuzzare gli occhi. Alla fine Manfredini gli dice di no in due circostanze
SUBENTRATI
GUGLIELMOTTI 5,5 – Non spinge e non argina
LUNETTA 5,5 – Non è il vero Lunetta. Lui ci prova ad accelerare, ma non incide mai e difensivamente concede troppo
D’ANDREA 5 – Ingresso in campo da dimenticare, senza il giusto mordente e l’incisività che servono in un momento delicato della partita
DI TACCHIO 5,5 – Non è pronto e si vede
VERNA 5,5 – Troppo poco dopo il suo ingresso in campo